Affitto in nero: cosa dice la legge e quali sono le sanzioni
Ti hanno mai proposto un affitto senza contratto? O magari hai vissuto questa situazione sulla tua pelle? L’affitto in nero è una pratica purtroppo diffusa, ma la legge italiana è molto chiara: è illegale, e le conseguenze possono essere pesanti.
📜 Cosa prevede la legge
In Italia, l’obbligo di registrazione dei contratti di locazione è regolato dall’art. 1, comma 346 della Legge 311/2004. Questo articolo stabilisce che ogni contratto di locazione deve essere registrato entro 30 giorni. Se non viene registrato, è nullo.
Inoltre, il Decreto Legislativo 471/1997 disciplina le sanzioni tributarie per l’omessa registrazione o per canoni dichiarati inferiori al reale.
A livello civilistico, il Codice Civile agli articoli 1571 e seguenti regola il rapporto tra locatore e conduttore, ma solo se il contratto è valido.
Infine, per gli affitti a uso abitativo, la legge di riferimento è la Legge 431/1998, che disciplina diritti, obblighi e durata dei contratti abitativi.
⚖️ Sanzioni per il locatore
- Sanzione dal 120% al 240% dell’imposta di registro non versata
- Sanzione dal 60% al 120% sul reddito non dichiarato
- Divieto di sfratto e perdita dei benefici fiscali
👥 Sanzioni per l’inquilino
Anche l’inquilino può essere coinvolto, soprattutto se consapevole dell’irregolarità. È responsabile in solido con il locatore per le imposte e può subire sanzioni fiscali, salvo possa dimostrare la sua buona fede.
🛡️ Come tutelarsi: diritti e rimedi
- È possibile effettuare una denuncia alla Guardia di Finanza
- L’inquilino può registrare da sé il contratto
- Si può richiedere il ravvedimento operoso per ridurre le sanzioni
🔍 In sintesi
Il nostro consiglio è semplice: non accettare mai un affitto in nero. Può sembrare conveniente all’inizio, ma le conseguenze sono serie, per entrambe le parti. Se ti trovi in questa situazione, agisci in modo corretto e tutelati legalmente.
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